1908 - A Ivrea, su iniziativa di Camillo Olivetti si costituisce la Società in accomandita semplice "Ing. Olivetti et Compagnia" con lo scopo di progettare e produrre macchine per scrivere. Il capitale iniziale è di 350 mila lire. Nei 500 metri quadrati dell'officina iniziano a lavorare 20 operai.
1911 - Dopo quasi due anni di lavoro la prima macchina per scrivere italiana, la M1, viene presentata all'esposizione universale di Torino; sul mercato costa 500 lire.
1912-1914 - Si aprono le prime filiali in Italia, giungono alcune commesse consistenti. Dalle officine di Ivrea escono 23 macchine alla settimana.
1919 - Il primo edificio dell'officina è ampliato per ospitare la produzione di macchine per scrivere, che riprende più intensa al termine della guerra.
1920 - Viene presentato un secondo modello di macchina per scrivere, la M20, che troverà sbocchi in nuovi mercati internazionali, europei e sudamericani soprattutto.
1924-1925 - L'ingegner Adriano Olivetti, primogenito di Camillo, entra in azienda: la sua prima esperienza è in fabbrica, dove lavora come operaio. Nel 1925 si reca negli Stati Uniti dove raccoglie idee ed esperienze che utilizzerà per ammodernare la tecnologia e l'organizzazione del lavoro nell'azienda paterna.
1929-1931 - Nonostante la crisi economica mondiale, l'Olivetti investe per rafforzare la struttura commerciale in Italia e all'estero. Si costituisce a Barcellona la prima consociata industriale, la S.A. Hispano Olivetti. Nel 1930 esce una nuova macchina per scrivere, la M40.
1932 - Esce la prima macchina per scrivere portatile, la MP1. L'Olivetti assume la forma giuridica di Società anonima. A fine anno Adriano Olivetti è nominato Direttore Generale.
1933 - A 25 anni dalla fondazione, l'Olivetti ha una produzione annua di 15 mila macchine per ufficio e di 9.000 portatili; i dipendenti sono 870. In Italia l'organizzazione commerciale è costituita da 13 filiali e 79 concessionari; all'estero Olivetti è presente in 22 paesi.
1934 - Iniziano i primi studi per la progettazione di macchine addizionatrici.
1935 - Il design della nuova macchina per scrivere "Studio 42" per la prima volta è frutto della collaborazione tra tecnici e architetti.
1937 - Inizia una nuova produzione, quella delle telescriventi, con il modello T1.
1938 - Si avvia a Massa Carrara la costruzione di un nuovo stabilimento, destinato ad accogliere la produzione dei mobili e schedari per ufficio Synthesis.
1940 - Esce l'addizionatrice MC4S Summa. E' la prima macchina da calcolo progettata e interamente costruita da Olivetti. Viene organizzata la biblioteca di fabbrica.
1943-1945 - Nel dicembre del 1943 muore il fondatore, Camillo Olivetti. Il figlio Adriano, che nel febbraio 1944 è costretto a riparare in Svizzera, alla fine della guerra ritorna alla guida della società. L'attività produttiva riprende rapidamente; si riorganizza la rete commerciale.
1948 - La nuova macchina per scrivere Lexikon 80 e la calcolatrice Divisumma 14 segnano una svolta importante nel campo della scrittura e del calcolo meccanico; questi prodotti sono accolti dal mercato in maniera estremamente favorevole.
1950 - Viene introdotta una nuova organizzazione del lavoro per il montaggio dei prodotti, secondo sistemi in linea continua con trasportatori.
Si completano ulteriori ampliamenti dello stabilimento di Ivrea su progetto degli architetti Figini e Pollini: l'edificio con la facciata in vetro per lungo tempo costituirà nel mondo un esempio unico di nuova architettura industriale.
Esce la macchina per scrivere portatile "Lettera 22", che guadagnerà (con altre macchine Olivetti) un posto permanente nel Museo d'Arte Moderna di New York. Viene presentata anche la macchina per scrivere Lexikon Elettrica: è il primo modello elettrico.
1951 - Apertura in Argentina di un nuovo stabilimento.
L’Olivetti si associa allo studio per un nuovo piano regolatore della città di Ivrea.
1952 - A New Canaan, negli Stati Uniti, la Olivetti inizia attività di studio e ricerca nel campo dei calcolatori elettronici; l'iniziativa è coordinata da Dino Olivetti.
1954 – Apre a New York il nuovo negozio Olivetti nella Quinta Strada.
1955 - Nuove sedi e fabbriche testimoniano lo sviluppo della società: si inaugurano gli stabilimenti di Agliè, nel Canavese, e di Pozzuoli; a Milano apre la nuova sede della direzione commerciale; a Ivrea entra in funzione il nuovo edificio del Centro studi, mentre si lavora all'ampliamento degli stabilimenti.
Si costituisce a Pisa un gruppo di ricerca, affidato all'ingegner Mario Tchou, per sviluppare un calcolatore elettronico per applicazioni commerciali.
Il gran premio nazionale Compasso d'Oro per meriti conseguiti nel campo dell'estetica industriale viene attribuito ad Adriano Olivetti.
In Italia i dipendenti sono 11.353; in tutto il mondo raggiungono le 16 mila unità.
1956 - Esce la calcolatrice Divisumma 24, progettata da Natale Capellaro e disegnata da Marcello Nizzoli, che avrà uno straordinario successo in tutto il mondo. 1958 - Prosegue il processo di rapido sviluppo sui mercati internazionali: l'esportazione si aggira intorno al 60% dell'intera produzione Olivetti.
1959 - Viene presentato l'Elea 9003, il primo calcolatore elettronico realizzato in Italia; per le innovative soluzioni adottate è considerato un prodotto tecnologicamente di avanguardia.
In ottobre Olivetti stipula un accordo per rilevare il 30% delle azioni della Underwood, storica fabbrica americana di macchine per scrivere, con oltre 10 mila dipendenti.
1960 - Il 27 febbraio improvvisamente muore Adriano Olivetti. La guida della società è affidata a Giuseppe Pero. Le azioni privilegiate sono quotate in borsa.
La partecipazione azionaria nella americana Underwood sale al 70%. Esce una nuova macchina contabile, la fatturatrice Mercator 5000, frutto dell'esperienza acquisita in campo meccanico ed elettronico. Produzione e vendite registrano aumenti superiori al 40%.
1961 - In un incidente d'auto muore Mario Tchou; l'attività del settore elettronico è affidata a Roberto Olivetti, figlio di Adriano.
1962 - Viene costituita la Divisione Elettronica, che riunisce le diverse attività Olivetti del settore, compresa la Olivetti-Bull di cui l'Olivetti acquisisce la maggioranza.
Roberto Olivetti è nominato Amministratore Delegato. Viene deliberato un aumento del capitale sociale che sale in questo modo da 40 a 60 miliardi di lire.
1963 - L'offerta Olivetti si arricchisce di nuovi modelli di macchine per ufficio, tra cui la "Lettera 32", e di un nuovo calcolatore elettronico per applicazioni commerciali, l'Elea 4001.
La partecipazione di Olivetti nella Underwood sale dal 70% al 91%.
1964 - Per fronteggiare la difficile situazione finanziaria, un "Gruppo d'intervento" formato da Fiat, Pirelli, Mediobanca, IMI e la Centrale entra nel capitale Olivetti. Bruno Visentini è nominato Presidente; Aurelio Peccei è Amministratore Delegato.
La Divisione Elettronica confluisce in un nuovo complesso industriale, la Olivetti-General Electric, controllata da General Electric per il 75%.
1965 - A New York viene presentato l'Olivetti Programma 101, calcolatore programmabile da tavolo che anni più tardi verrà riconosciuto come un anticipatore del personal computer. La macchina è stata progettata da un piccolo gruppo di ingegneri elettronici rimasti in Olivetti anche dopo l'accordo che ha fatto confluire le attività elettroniche in Olivetti-General Electric.
1966 - Le azioni ordinarie Olivetti sono quotate in borsa.
1967 - Bruno Jarach e Roberto Olivetti subentrano ad Aurelio Peccei come Amministratori delegati. Inizia la produzione di terminali e periferiche per i sistemi di elaborazione dati.
1968 - Olivetti cede alla General Electric la propria quota (25%) in Olivetti-General Electric, uscendo così dal settore dei medi e grandi calcolatori. La Società resta però attiva con proprie risorse nella progettazione e produzione di terminali e piccoli sistemi.
1970 - Con l'apertura degli impianti di Marcianise (Caserta) e di Harrisburg (USA) gli stabilimenti industriali italiani sono 11 e quelli esteri 10, di cui 7 di produzione. Il fatturato supera i 465 miliardi di lire, i dipendenti nel mondo sono 73.283 (34.687 in Italia).
1971 - Ottorino Beltrami entra nel Consiglio di amministrazione e viene nominato Amministratore Delegato. Bruno Visentini resta Presidente.
1973 - Importante modifica nell'organizzazione del lavoro alle catene di montaggio: vengono create le Unità di Montaggio Integrate (UMI), formate da gruppi autonomi di lavoro, ciascuno dei quali è pienamente responsabile di un'intera fase del processo produttivo.
Si inaugura a Haslemere (UK) il centro di formazione per il management internazionale.
1974-1976 - Accelera la transizione verso i prodotti a tecnologia elettronica, che generano il 50% circa del fatturato. A Parigi (1974) sono annunciati i nuovi sistemi elettronici Audit 7, Audit 5 e TC 800 (sistema terminale programmabile); ad Hannover (1976) esce il "personal minicomputer" P6060: è un ulteriore passo verso il concetto di personal computer.
1977 - Escono nuovi modelli di calcolatrici elettroniche e il personal minicomputer P6040. Lo stabilimento di Glasgow (macchine per scrivere) viene ceduto all'americana Smith Corona. I prodotti per l'informatica distribuita rappresentano ormai il 42,5% del fatturato della Società.
Videogallery
Incontro con la Olivetti (1950, 23' 03")
Una fabbbrica e il suo ambiente (1957, 16' 04")
La Olivetti (1969, 10' 48")
Spot Olivetti - Sistemi Olivetti Japan (1975, 1' 03")
Filmati della "playlist Olivetti" pubblicata su Youtube dall'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa,
a cui l'Associazione Archivio Storico Olivetti ha affidato la conservazione delle sue pellicole storiche.
Al termine di ogni filmato la visione prosegue in modo automatico con i successivi titoli della playlist