Riviste e impegno culturale: una passione di famiglia
La storia della Olivetti, soprattutto negli anni '40 e '50, si interseca con quella di attività editoriali che attraverso la pubblicazione di importanti periodici e riviste hanno lasciato un segno nella cultura e nella società italiana.
Ripercorrendo le vicende delle varie iniziative editoriali, riesce difficile separare il ruolo svolto dalla società Olivetti dal ruolo personale di Adriano Olivetti, che talvolta opera con risorse proprie, talvolta con risorse aziendali, sia per dar vita a nuove riviste, sia per venire in soccorso di altre pubblicazioni in difficoltà.
L'interesse e la passione di Adriano Olivetti per la cultura editoriale si manifesta molto presto: non ancora ventenne nel 1920 tiene una rubrica, Osservando la vita, sul settimanale L'Azione Riformista fondato dal padre Camillo che in precedenza aveva collaborato a varie testate di ispirazione socialista. Il settimanale ha vita breve, ma nel 1922 Camillo pubblica un nuovo periodico, Tempi Nuovi, a cui collabora anche il figlio Adriano, almeno sino all'inizio del 1925 quando il settimanale è costretto a chiudere a causa della sua posizione antifascista.
Negli anni successivi cresce l'impegno di Adriano nell'azienda paterna, ma numerosi sono i suoi articoli pubblicati su varie riviste: L'organizzazione scientifica del lavoro, Casabella, Quadrante, La Industria Meccanica, Il Lavoro Fascista, Ingegneria, ecc.
Il 1937 con l'uscita del primo numero di Tecnica ed Organizzazione segna una svolta importante. La rivista è pubblicata dalla società Olivetti, ma non ha il carattere di un house organ aziendale: è piuttosto una iniziativa editoriale con cui Adriano Olivetti si propone di divulgare anche in Italia le teorie dell'organizzazione scientifica del lavoro di cui egli ha fatto tesoro in occasione dei suoi viaggi negli Stati Uniti. Si colma così un vuoto nell'editoria italiana di quel tempo, affrontando con spirito fortemente innovativo varie tematiche dello sviluppo industriale: problemi organizzativi, aspetti tecnico-produttivi, esigenze di formazione, problematiche dell'architettura industriale, ecc.
Comunità, un punto di riferimento culturale non solo italiano
Una seconda e ancor più importante rivista, frutto di una iniziativa editoriale di Adriano Olivetti, è Comunità - Giornale mensile di politica e cultura. Il primo numero esce nel marzo 1946 ed è pubblicato dalle Edizioni di Comunità, la casa editrice fondata in quell'anno da Adriano Olivetti sulle ceneri delle precedenti Nuove Edizioni Ivrea, da lui costituite nel 1942.
La rivista affronta con serietà e rigore intellettuale una vasta gamma di problemi di fondo della politica e della cultura, come ricorda il catalogo della casa editrice del 1964: "l'informazione [...] è sempre frutto di accurate ricerche, condotte da autori di grande probità intellettuale e competenza. Ogni fascicolo, ampiamente illustrato, contiene articoli e saggi politici, di economia, sociologia, letteratura, arti figurative, architettura, urbanistica, rassegne bibliografiche, note di costume, inchieste". Si può affermare che Comunità, per i contributi autorevoli, per la diffusione e per i temi dibattuti sia stata una tra le più qualificate pubblicazioni a livello europeo.
La vita della rivista nel periodo adrianeo si articola in tre distinti periodi: la prima serie, pubblicata a Roma, si conclude dopo soli sei numeri già nell'ottobre 1946. Ma le pubblicazioni riprendono a Torino già nell'aprile 1947 con cadenza dapprima settimanale e poi quindicinale. Il taglio di questa serie è più popolare: non ci si rivolge solo alle élite colte, ma a un più vasto pubblico. Anche questa serie ha breve durata: si chiude con il n. 26 uscito nel dicembre 1947. Nel gennaio-febbraio 1949 la pubblicazione della rivista riprende, questa volta a Ivrea, con periodicità bimestrale, in seguito più volte modificata. Affidata a Giorgio Soavi e dal 1952 a Renzo Zorzi, questa terza serie della rivista denuncia in modo più evidente il legame con il Movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti nel 1947: tuttavia la pubblicazione non è utilizzata per imporre tesi univoche o preconcette, ma è condotta sempre con spirito di grande apertura e tolleranza ideologica, alla ricerca di nuove basi su cui fondare un percorso di rinascita per un paese duramente colpito dalla guerra e dal precedente ventennio fascista. L'ultimo numero di Comunità uscirà nel 1992.
Un mare di pubblicazioni
Le Edizioni di Comunità pubblicano varie altre riviste, dando vita a nuove iniziative o rilanciando iniziative preesistenti:
- nel 1948 pubblicano la Rivista di Filosofia, trimestrale, rilevata da un altro editore per evitarne la cessazione e affidata alla guida di Norberto Bobbio. Dopo il rilancio, nel 1951 la testata è ceduta a una casa editrice torinese;
- negli anni 1950-1952 la pubblicazione di Tecnica ed Organizzazione passa dalla Olivetti alle Edizioni di Comunità, ma nel 1953 la rivista ritorna, con una nuova serie fino al 1958, sotto la diretta gestione della società di Ivrea;
- nel 1950 esce Metron Architettura, bimestrale acquisito da un precedente editore e rinnovato in modo tale da affrontare le tematiche del settore con grande apertura e vivacità. Affidato tra gli altri a Riccardo Musatti e Bruno Zevi, viene pubblicato fino al 1954;
- nel 1957 esce una nuova rivista di architettura: si tratta di Zodiac, periodico semestrale diretto da Bruno Alfieri, a diffusione internazionale, di cui le Edizioni di Comunità curano l'edizione italiana;
- dal 1960 e per diversi anni le Edizioni di Comunità assumono la gestione di Urbanistica, rivista di cui Adriano Olivetti era direttore dal 1949; la rivista nata nel 1932 è l'organo ufficiale dell'Istituto Nazionale di Urbanistica;
- tra il 1963 e il 1967 Sapere, mensile di divulgazione scientifica fondato negli anni '30 da Carlo Hoepli, viene pubblicato dalle Edizioni di Comunità, che poi lo cederanno a un editore barese;
- vari periodici pubblicati dalle Edizioni di Comunità nel 1958 confluiscono nelle Edizioni Nuova Europa, costituite da Adriano Olivetti nel 1958, probabilmente in vista delle elezioni politiche di quell'anno, e affidate a Mario Caglieris. Tra queste riviste le più importanti sono La via del Piemonte (1957-1958), settimanale di informazione regionale; La Sentinella del Canavese, settimanale fondato nel 1893 acquisito da Adriano Olivetti già nel 1951; Comunità di fabbrica (1955-1958), quindicinale prima edito dalle Edizioni di Comunità, così come Il Notiziario Amministrativo (1955-1960).
Nell'ambito del Movimento Comunità, oltre ai citati periodici confluiti nelle Nuove Edizioni Europa, vengono pubblicate grazie al sostegno diretto o indiretto di Adriano Olivetti anche altre riviste, spesso per brevi periodi: tra queste La Serra (1950), Basilicata (1954-1959), Diario delle Comunità (1956), L'Informatore sociale della Valdera (1955-1958).
Sele Arte e l'Espresso: due casi particolari
Queste due importanti riviste non fanno parte delle iniziative promosse da Adriano Olivetti attraverso le Edizioni di Comunità.
Sele Arte, "bimestrale di cultura, selezione, informazione artistica internazionale", è pubblicato a cura dell'Ufficio Stampa della Olivetti per 78 numeri da luglio-agosto 1952 al giugno 1966. Diretto da Carlo Ludovico Ragghianti, come nel caso di Tecnica ed Organizzazione, è una pubblicazione aziendale di notevole livello culturale rivolta al grande pubblico. Accolta con molto favore, è un esempio di come un'azienda industriale può operare a favore della cultura umanistica e artistica.
L'Espresso, settimanale, viene fondato nel 1955 da Eugenio Scalfari e Arrigo Benedetti con la partecipazione di maggioranza di Adriano Olivetti e della società Olivetti: partecipazione che nel 1957, lamentando le difficoltà che la linea politica aggressiva dell'Espresso crea alla Olivetti e al Movimento Comunità, egli decide di cedere gratuitamente agli altri due fondatori e a Carlo Caracciolo.
L'elenco delle riviste a cui è legato il nome di Adriano Olivetti comprende inoltre quelle numerose "riviste che - come ricorda Renzo Zorzi - egli aiutava a vivere, che non sarebbero state in piedi, senza di lui, nemmeno un trimestre e a cui mai, mai impose qualcosa". Volendosi limitare alle testate di maggior prestigio, un elenco sommario include L'Italia socialista, i Quaderni di sociologia, Nuova Repubblica, Nuovi Argomenti, Tempo Presente, Tempi Moderni, Casabella-Continuità, Europa Federata, Nord-Sud, Comuni d'Europa.
House organs di qualità
Le numerose pubblicazioni aziendali della Olivetti spesso si distinguono per l'elevata qualità culturale e grafica e meriterebbero un approfondito discorso a parte. In questo percorso ci si limita ad elencarne i titoli principali.
Un primo esempio è il Foglio Comunicazioni interne, notiziario prezioso per ricostruire i movimenti all'interno dell'azienda nel periodo tra l'ottobre 1939 e l'aprile 1942. Il Bollettino Interno Olivetti (pochi numeri tra il 1939 e il 1947) contiene foto e articoli di maggiore sostanza sulla vita aziendale di quegli anni; di fatto è sostituito dalla Rivista Olivetti che esce tra il 1947 e il 1953.
Il Consiglio di gestione, organo aziendale paritetico formato dai rappresentanti della proprietà e dei lavoratori, pubblica nel 1949-1951 il Giornale di Fabbrica Olivetti dedicato ai temi di maggiore interesse all'interno dell'Azienda.
Un netto salto di qualità nei contenuti giunge con Notizie Olivetti, rivista di elevato valore culturale, oltre che informativo, pubblicata con cadenza prima mensile e poi bimestrale tra il 1952 e il 1968. A partire dal 1969 la rivista adotta un formato editoriale più modesto e privilegia gli aspetti informativi, in pratica prendendo il posto di Notizie di fabbrica pubblicato tra il 1960 e il 1968. Un'ulteriore cambiamento avviene nel 1982, quando Notizie Olivetti cambia nuovamente formato: i contenuti si spostano progressivamente dall'informazione sulla vita aziendale a quella sui prodotti e sui risultati societari, rivolgendosi, anche a scopo promozionale, più verso l'esterno che verso l'interno dell'Azienda. Notizie Olivetti cessa le pubblicazioni nella primavera 1997.
Tra le pubblicazioni aziendali destinate in prevalenza alla clientela e al pubblico esterno si deve citare GO Informazioni (Giornale Olivetti), pubblicato tra il 1973 e il 1980: contiene articoli di cultura generale sulla vita economica e sociale.
A queste pubblicazioni si dovrebbero poi aggiungere i numerosi bollettini editi da strutture tecniche e commerciali della Olivetti; a puro titolo di esempio si può citare Systems & Networks - Technical Information Journal, pubblicato in inglese con articoli che riportano risultati ed esperienze dell'attività di ricerca di OS&N, la principale società informatica del Gruppo Olivetti negli anni 1991-93 e che riprende il tema di precedenti pubblicazioni, quali Tecnologie dei sistemi di informatica Olivetti (1974-1979) e Olivetti Research and Technology Review (1982-1987).
Il testo di questo percorso si avvale largamente dello studio di Beniamino de' Liguori Carino, "Adriano Olivetti e le Edizioni di Comunità (1946-1960)", Fondazione Adriano Olivetti, Roma 2008.