Dalla catena di montaggio alle camere bianche
Reinventare il lavoro per fronteggiare i cambiamenti della tecnologia e dei mercati in un settore che non lascia respiro. Questa sfida è sempre stata presente nelle molte trasformazioni conosciute dalla Olivetti nel corso degli anni.
L'impresa gerarchica e piramidale, tipica della grande industria incentrata sulla fabbrica e sul lavoro operaio, si è gradualmente trasformata in un'impresa a struttura orizzontale, dove la materia prima strategica è la conoscenza e dove transazioni e relazioni si svolgono in rete.
Il lavoro ripetitivo delle masse operaie impegnate alla catena di montaggio ha ceduto spazio a funzioni e lavori più ricchi di contenuto e competenze.
Le "camere bianche" della Olivetti, dove in un ambiente tipico dei laboratori di ricerca oggi si producono le testine di stampa inkjet, sono divenute l'immagine visibile della trasformazione del lavoro industriale. Non meno importanti sono i cambiamenti legati all'emergere di problematiche complesse, quali l'esigenza di flessibilità organizzativa, la riallocazione di attività produttive verso imprese e aree a minor costo, la gestione di reti complesse di rapporti, la qualificazione, formazione e riconversione del personale, la trasparenza nelle relazioni con il sindacato e con il territorio. Tutte problematiche che spesso l'Olivetti ha affrontato con soluzioni innovative, attente agli aspetti sociali del lavoro.